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Santa Lucia: un gioiello del barocco

AMBIENTE

 
 

 

 

Nel borgo medievale di Serra San Quirico, cinto da imponenti mura, dominate dalla trecentesca Torre del Cassero, ancor oggi si ha l’impressione di rivivere storiche imprese di cavalieri alabardati. Basta osservare le stradine lastricate di pietra arenaria e le “Copertelle”, cioè i passaggi coperti di origine longobarda, su cui vegliano le possenti porte d’ingresso del paese.

 

Nella piazza centrale ci accoglie la fontana cinquecentesca dei delfini, a ridosso della scalinata che conduce alla meravigliosa Chiesa di Santa Lucia, autentico gioiello del periodo barocco e rococò marchigiano definito dal critico Pietro Zampetti, “uno scrigno prezioso”, con tele di Pasqualino Rossi e Guido Reni, dedicate alla Santa, a cui si accompagnano fastosi affreschi nel soffitto, un organo di pregevole fattura e un dorato tripudio di stucchi e decorazioni.

 

Nello stesso complesso ha sede il Parco Naturale Gola della Rossa e di Frasassi e la Cartoteca Storica regionale delle Marche.

Tra le eccellenze del paese, la Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta che ospita da secoli la reliquia della Sacra Spina, riconosciuta come una delle spine che componevano la corona di Gesù e la chiesa di San Filippo Neri, risalente al 1628, che nasconde un incantevole interno di stile barocco, da cui spicca una cantoria lignea finemente intagliata.

Per chiudere in bellezza la visita, non può mancare una capatina nella vicina Abbazia romanico-gotica di Sant’Elena, fondata da San Romualdo nell'XI sec, un luogo particolarmente evocativo e romantico. La struttura della chiesa è coronata da un campanile a vela e divisa al suo interno in tre navate che presentano raffinati capitelli e una bellissima tela di Pomarancio raffigurante Sant’Elena.