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Valle Scappuccia

AMBIENTE

     

La Valle nascosta...

Valle Scappuccia è una piccola valle a nord del paese di Genga, circondata dai Monti Picco, Termine e Piano, cui si accede attraverso una forra sinuosa scavata nel corso dei millenni dall'omonimo torrente. Una forra non facilmente rintracciabile quasi a nascondere quella valle incantata che sogna ogni bambino, dove la natura ha vinto la sua battaglia nei confronti dell'uomo.

Non a caso ospita una molteplice varietà di ambienti e di aspetti vegetazionali particolari. Sul versante esposto a sud si sviluppa un tipo di macchia mediterranea con leccio, fillirea, viburno, rubia e terebinto. Sul versante opposto sono presenti boschi cedui che nella parte basale, a causa di una inversione termica, lasciano il posto ad un bosco di faggio. Sui costoni calcarei si insedia, invece, una vegetazione costituita da specie arbustive ed erbacee mediterranee. In prossimità del corso d'acqua si ritrova una vegetazione di tipo igrofilo con salici e pioppi. L'interesse botanico è dovuto alla presenza di specie di notevole interesse floristico e fitogeografico quali Ephedra major del periodo terziario e Carpinus orientalis, specie alquanto rara nelle zone interne delle Marche. Caratteristiche queste che ne hanno decretato, già molto prima dell'avvento del Parco, la salvaguardia come area floristica protetta.

Però non è solo la flora la caratteristica importante di questa valle. Le sue pareti rocciose emergono quasi a sorpresa dai terreni più teneri e recenti che ne bordano la struttura riproponendo in scala molto ridotta una situazione simile a quella delle maggiori gole della dorsale marchigiana. Su quelle della sinistra idrografica hanno avuto origine morfologie varie e suggestive. Ai tratti verticali si alternano ripidi pendii interrotti da guglie e pinnacoli.

Grazie alla  mancata antropizzazione, le ripide cime dei monti che la racchiudono sono divenute l'habitat naturale per le numerose specie di falchi che vi nidificano. La presenza di varie specie di rettili e piccoli roditori ne determinano un terreno di caccia per tutti i rapaci. Non è raro scorgervi il volteggiare dell'Aquila reale in cerca di cibo. Una presenza non gradita ai falchi che vi nidificano tanto che a volte si assiste a vere e proprie battaglie per la cacciata dell'intrusa.