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Tempio della Beata Vergine di Frasassi

AMBIENTE

 
 

 

 

Nella Gola di Frasassi, un sentiero si diparte dalla strada costeggiante lo storico fiume Sentino e dopo circa 700 m porta al Tempio ottagonale, edificato dall'architetto Valadier per conto di Papa Leone XII Annibale della Genga, all'interno della grande volta della Grotta della Beata Vergine. Lungo il percorso si trovano specie floristiche particolari, tra cui la rarissima Moehringia papulosa, presente a livello mondiale solo sulle pareti rocciose delle Gole del Parco della Gola della Rossa e di Frasassi e in quella del Furlo. La bellezza non comune del tempio entra in simbiosi con l'anfiteatro naturale che lo circonda tanto da ispirare amore e spiritualità. Non solo, nel piazzale adiacente, munito di servizi igienici e di acqua potabile che scaturisce dalla roccia, si trova anche il millenario oratorio femminile Infra Saxa scavato nella roccia.

La grotta, per la sua conformazione, è stata rifugio dell'uomo e non solo, fin dalla preistoria, come testimoniano i numerosi ritrovamenti esposti nel Museo Speleopaleontologico di S.Vittore. Essa si estende per 4,5 km, in quanto è collegata alla Grotta del Mezzogiorno che ha il suo imbocco all'ingresso della Gola, lato S. Vittore. In certi periodi dell’anno ne è vietato l'ingresso al pubblico, soprattutto in gruppi, per la presenza di ben 12 rarissime colonie di pipistrelli.
Lo scenario che si presenta ai visitatori è meraviglioso, tanto da rappresentare il luogo ideale per il presepe vivente. Di lì si domina gran parte della Gola di Frasassi, si scorgono le pareti a strapiombo della gola e le cime dei monti circostanti.

Ed è sulle stesse ripide cime che vivono e nidificano le Aquile reali presenti da secoli in questo territorio ricco di storia e di vestigia del passato ma anche di bellezze paesaggistiche non comuni.