Dalla consultazione dei registri parrocchiali è stato
possibile ricostruire alcuni fatti di cronaca che a suo
tempo hanno destato molta impressione tra la gente del
paese, come accade di solito nelle piccole comunità,
dove tutti sono partecipi dei momenti di dolore e della
gioia di ognuno.
Nel 1925 un
bambino del posto di poco più di tre anni, Paparelli
Giulio, nell'attraversare il ponte che porta a Ciampeo,
cadde nel fosso e annegò. Il corpo del piccolo venne
recuperato poco distante la sera stessa dalla gente del
paese.
Il 28
Maggio 1928 Sante
Battaglia mentre portava al pascolo la sua pecora lungo
la riva del fosso, in località detta la Ripaccia,
precipitò in un burrone battendo la testa su una
sporgenza rocciosa, fu ritrovato cadavere a notte tarda
dai compaesani.
Il 1°
Febbraio 1937 Maria
Romaldoni in Mazzoli di 59 anni, nell'attraversare la
passerella di tronchi in località Le Cozze, venne
travolta dall'acqua del fosso in piena. Il suo corpo fu
cercato inutilmente per due giorni. Venne ritrovato sul
greto del Giano nei pressi della centrale elettrica di
S. Vittore, spinto dalla violenza delle acque.
Il 29
Agosto 1946 il
paese fu funestato da una delle più gravi disgrazie che
la gente del posto ricordi. Tre giovani argignanesi:
Bernardino Paparelli di 29 anni, Ernesta Faginoli di 26
e Teresa Zampetti di 22, mentre ritornavano a casa in
motocicletta, poco prima del ponte Massena, vennero
investiti da un camion alleato. Il Paparelli morì sul
posto dell'incidente, la Zampetti e la Faginoli morirono
poche ore dopo all'ospedale civile di Fabriano. |
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